MIO FRATELLO? UNA GRANDE RISORSA!

Nel suo libro “Famiglie e terapie della famiglia”, lo psichiatra psicoterapeuta Minuchin scrive che i fratelli rappresentano il “primo laboratorio sociale in cui i figli possono cimentarsi nelle loro relazioni tra coetanei. In questo contesto i figli si appoggiano, si isolano, si accusano reciprocamente ed imparano l’uno dall’altro. In questo mondo di coetanei i figli imparano a negoziare, a cooperare ed a competere”. Parimenti, il Professor Muscetta, neuropsichiatra e psicoanalista, nel suo articolo “Il ruolo dei fratelli nel processo di crescita di un bambino” spiega che i bambini che hanno fratelli e sorelle maggiori con cui hanno instaurato una relazione amichevole e cooperativa dimostrano di possedere comportamenti prosociali. Tra questi vi sono: la simpatia, il senso di giustizia e l’altruismo, non solo nelle interazioni tra di loro ma anche al di fuori del contesto familiare (ad esempio nel contesto scolastico).

IL PASSAGGIO DAL “TU SEI INTELLIGENTE” AL “IO SONO INTELLIGENTE”

Come scrivono Rodolfo de Bernart, Maurizio Ferrara e Stefania Pecchioli nell’articolo “L’importanza di essere fratelli” sul figlio che nasce si concentrano aspettative, sentimenti e sensazioni: il figlio “nasce” nella mente dei genitori, ancor prima di darlo alla luce.
Le funzioni che ogni fratello svolge in famiglia dipendono in parte da ciò che nel tempo egli acquisisce come suo ruolo e sua identità nella famiglia. Tuttavia, anche i genitori possono condizionare le funzioni dei figli nel sistema familiare. “Tu sei l’intelligente!”: un’assegnazione funzionale positiva può essere rinforzata dai genitori fino a diventare un’identità positiva soddisfacente (il figlio buono, l’intelligente, etc.). “Tu sei il meno bravo”: un’assegnazione funzionale negativa può influenzare negativamente lo sviluppo di un figlio e può condizionarlo (il figlio poco intelligente etc.).

I FIGLI? CIASCUNO E’ UNICO A MODO SUO!

Affinchè la relazione fraterna sia positiva per la crescita di ciascun figlio e per il clima familiare e si basi sulla cooperazione, negoziazione e sostegno reciproco, è importante che le figure genitoriali riconoscano l’unicità e la differenza di ogni figlio. In questo modo, le figure genitoriali si rapportano a loro in modalità differente, a seconda delle specifiche individualità. Nel rispetto delle individualità, si crea una relazione fraterna che funge da risorsa e si vanno ad attenuare gelosie, rancori e rivalità che, seppur normali, possono intaccarne la qualità relazionale.

Rispondi