COME DISTINGUERE UN’ANSIA NORMALE DA UN’ANSIA PATOLOGICA?

L’ansia è una condizione molto comune e frequente nella vita delle persone. Essa genera sempre una sensazione, più meno intensa, di sofferenza e si compone sempre di una componente fisico-corporea ed emotiva.

Lo stato di disagio, che ansia e stress determinano, spesso impedisce alle persone di riconoscere queste sensazioni anche come reazioni utili e positive. Infatti, lo stato di tensione svolge una funzione importante perché comunica sempre qualcosa di noi e perché, in alcune circostanze, permette alle persone di affrontare alcune situazioni difficoltose con il massimo impegno. Provare ansia prima di un esame, per esempio, ci permette di concentrare gli sforzi nella fase di studio per superare la prova finale.

Ma come si distingue un’ansia normale da un’ansia patologica? Qual è la linea di confine che separa una sana reazione d’allarme da uno stato di ansia eccessivamente intensa e permanente?

L’ansia è normale quando:

  • la durata dello stato di allarme è limitata.
  • la sua intensità è proporzionata al problema da affrontare
  • vi è un motivo concreto o reale che la giustifica (cominciare un nuovo lavoro, incontrare per la prima volta una persona…)
  • la capacità lavorativa, l’efficienza personale ed i rapporti con gli altri non sono compromessi

L’ansia è patologica quando:

  • lo stato di allarme si protrae a lungo nel tempo
  • ci si rende conto che la sua intensità è sproporzionata alla situazione oggettiva ma, tuttavia, è impossibile tranquillizzarsi
  • non vi è un motivo reale o concreto che la giustifica, cioè non esiste una spiegazione razionale dei propri timori
  • interferisce con lo svolgimento della propria vita, divenendo invalidante

L’ansia patologica si manifesta in molteplici forme: dall’ansia generalizzata, agli attacchi di panico, dalla fobia specifica e sociale al disturbo ossessivo compulsivo.

Quando percepiamo che la nostra ansia diviene troppo intensa e prolungata nel tempo, sarebbe bene rivolgersi ad un professionista della salute mentale. Esplorare l’origine del disagio avvertito e poter “dare nome” alla propria sofferenza risulta fondamentale per evitare che ansia e stress diventino sempre più angoscianti.

 

L’ansia è sempre un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo che dovrebbero essere; è qualcosa che si colloca tra il reale e l’irreale.

Charlotte Joko Beck

Rispondi