“Più mi rassicuri, più mi sento insicuro” – Il circolo vizioso della rassicurazione

“PIU’ MI RASSICURI PIU’ MI SENTO INSICURO”” – COSA FARE PER INTEROMPERE IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA RASSICURAZIONE

Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo: “Sto bene vestita così?”, “Tu che faresti in questa situazione?”, “Che ne pensi di quello che sto facendo?”

Chiedere rassicurazioni alle persone che ci circondano è un meccanismo normale; ciò permette alle persone di stare in relazione l’uno con l’altra, rendendo possibile lo scambio interpersonale e l’ampliamento dei punti di vista. Pensiamo, inoltre, a quanto può essere utile per una persona ricevere supporto e conforto in un momento di dubbio o quanto può essere gratificante per una persona offrire il proprio aiuto. Molte persone, tuttavia, nella loro quotidianità, non riescono a fare a meno di chiedere conferme agli altri prima di intraprendere una determinata decisione. Spesso la scelta dell’individuo è proprio influenzata dal confronto con l’altro e, quindi, potrebbe succedere che l’individuo spesso decida di intraprendere una azione anche diversa rispetto alla scelta sulla quale era inizialmente orientato, prima che chiedesse consiglio.

Chiedere in maniera eccessiva  conferme e pareri alle persone di cui ci fidiamo nasconde una certa dose di insicurezza: quanto ci fidiamo delle nostre capacità di trovare una soluzione al problema? Quanta paura abbiamo di sbagliare? Cosa succederebbe se commettessimo un errore o se prendessimo una scelta sbagliata? Chi ci giudicherebbe come inadeguati ed incompetenti?

Spieghiamo meglio cosa accade. Una persona è portata a chiedere una rassicurazione quando i suoi livelli di ansia aumentano. Il fatto che qualcuno possa offrire una rassicurazione permette un calo immediato e drastico dell’ansia e della preoccupazione e questo stato di benessere innesca il pensiero che, in determinate circostanze, chiedere rassicurazioni sia una strategia vincente, da attuare nuovamente. L’idea di base consiste nel pensare che sia indispensabile chiedere conferma perché l’altro è più esperto e competente di noi. Il grande potere che viene attribuito all’altro può innescare il bisogno continuo di chiedere rassicurazioni. Tuttavia, quello che spesso si ignora è che questa riduzione dell’ansia è solo temporanea e la persona sarà, quindi, costretta a chiedere nuovamente rassicurazione, innescando un circolo vizioso.

Se di fronte ad un picco di ansia si riuscisse, invece, a resistere dal non chiedere rassicurazione (o dal non dare rassicurazione, per la persona che offre aiuto), l’ansia aumenterebbe nell’immediato ma nel corso del tempo si ridurrebbe in modo graduale e duraturo nel tempo. Tollerare una stato di ansia e la possibilità di commettere degli errori permette di interrompere il circolo vizioso, attraverso un rafforzamento della propria autostima.

Poter riconoscere di aver bisogno di eccessive conferme non è un passo semplice, ma è sicuramente possibile! Per compiere una riflessione su di sé e sul proprio comportamento, potrebbe essere utile chiedersi: quante volte mi capita all’interno di una giornata di chiedere un consiglio? Perché mi viene da farlo? Qual è la paura sottostante?

La consapevolezza sul proprio funzionamento è il primo step per poter apportare un cambiamento: un primo passo genera un secondo passo e così via…

Un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere utile quando non riusciamo da soli ad interrompere il circolo vizioso della rassicurazione.

 

“Mi chiedi qual è stato il mio più grande progresso?

Ho cominciato ad essere amico di me stesso”

Seneca

Rispondi