L’ILLUSIONE DI SAPERE: siamo davvero animali razionali?

E’ arrivata fino ai giorni nostri l’eredità del dilemma se la razionalità sia una facoltà naturale della specie umana o se sia invece un faticoso traguardo. Gli scienziati hanno cercato di dare risposta studiando come, di fatto, ragioniamo e i meccanismi che spontaneamente adottiamo.

Ne sono emerse alcune regolarità prevedibili, che non costituiscono una razionalità approssimata, ma sono vere e proprie distorsioni cognitive, che qualcuno ha denominato “tunnel della mente”.

Di seguito cinque modi in cui il tuo cervello può giocarti degli scherzi:

  1. La mente utilizza scorciatoie: quando si presenta un problema, ognuno di noi tende a mettere in campo strategie e soluzioni che hanno funzionato in passato. Questo è utile nelle situazioni dove è necessario agire in fretta senza poter ponderare tutte le opzioni di scelta possibili, ma il più delle volte le scorciatoie mentali (note con il nome di euristiche), possono far cadere in errore. Ad esempio ci si potrebbe trovare terrorizzati all’idea di prendere un aereo poichè balzano alla mente le notizie tragiche di aerei precipitati, senza considerare che statisticamente è centinaia di volte più probabile che si incorra in un incidente guidando la propria auto, piuttosto che prendendo un volo. Questo errore è noto come euristica della disponibilità: il ricordo di un incidente aereo, per l’impatto emotivo che ha, viene richiamato alla memoria in modo più potente, per cui lo si ritiene erroneamente più probabile.
  2. Il ragionamento è influenzato da distorsioni nascoste ma sistematiche (i bias cognitivi), che vanno a impattare sul modo in cui vengono percepite le persone, gli eventi, gli aspetti di una situazione ai quali si presterà più attenzione quando è richiesta una presa di decisione. Un esempio è il bias della conferma, per cui si tende inconsapevolmente a ricercare le informazioni che confermano le proprie credenze, ignorando o minimizzando quelle che le falsificano.
  3. Alla mente piace fare il gioco dello scaricabarile: è naturale cercare cause esterne quando qualcosa di spiacevole accade, ma talvolta capita di arrivare a negare aspetti della realtà pur di proteggere la propria autostima ed evitare di assumersi delle responsabilità per paura del fallimento, per cui si tende a pensare che fatti spiacevoli accadano per cause esterne che sfuggono al proprio controllo, mentre eventi piacevoli sono più di frequente attribuiti alle proprie abilità, al proprio carattere, ai propri sforzi ed altre caratteristiche interne.
  4. La mente può essere cieca al cambiamento: i compiti da svolgere nella vita quotidiana possono richiedere molte energie, per cui è difficile notare ciò che cambia nel contesto, anche se ciò avviene proprio davanti i nostri occhi…provate voi stessi in 1 minuto aprendo il video collegato al link sottostante!https://www.youtube.com/watch?v=S-a4rz1H99Q
  5. La memoria non è così acuta come si potrebbe pensare: essa non è paragonabile alla memoria di una videocamera, ma è piuttosto fragile e suscettibile alle memorie passate, a domande poste in modo tendenzioso o alla qualità emotiva dell’evento che rappresentano.

Le illusioni cognitive che ne derivano sembrano quindi costituite da una componente “volontaria” euristica, che produce lo scivolamento nel bias, inconsapevole, una sorta di paraocchi mentale di cui ogni essere umano nasce equipaggiato.

Occorre quindi considerare l’essere umano come irrazionale? Una valida prospettiva può essere presa in considerazione chiamando in causa la psicologia evoluzionista, che studia come si sono plasmati nel tempo i meccanismi psicologici e, soprattutto, quale vantaggio hanno portato in termini di adattamento all’ambiente e sopravvivenza. Sembra che l’evoluzione abbia fatto sì che per fronteggiare problemi circoscritti, specifici e ripetitivi, si sviluppassero dei circuiti neurali che agissero in maniera automatica e senza un gran dispendio di energie, in modo da potersi dedicare a creare, produrre e inventare, certo non senza un costo, che è quello degli errori sopra accennati. Il cervello umano può agire attraverso diverse strade: nell’emisfero sinistro infatti sono presenti i circuiti neurali del ragionamento logico – matematico, mentre l’emisfero destro è più empirico e atto ad agire nella quotidianità attraverso una visione globale, rapida, ma che può trascurare i dettagli. Le due parti interagiscono costantemente e la razionalità è un ideale dai lineamenti complessi, a cui naturalmente tendiamo mobilitando risorse cognitive diverse e spesso in conflitto tra loro e il cui fine non è la perfezione logico – matematica, ma l’adattamento quotidiano a un mondo mutevole, che pone sempre maggiori richieste, e richiede uno sforzo costante di semplificazione e ricerca della regolarità. Alla luce di tutto questo, con una nuova consapevolezza dei limiti della natura umana, abbiamo scoperto che forse la mente di ognuno di noi non è sempre razionale, ma ha una qualità di gran lunga più preziosa: l’utilità!

 

Bibliografia:

“L’illusione di sapere. Che cosa si nasconde dietro i nostri errori” M. Piattelli Palmarini, Mondadori, 1993.

“Divergent thinking styles of the hemispheres: how syllogisms are solved during transitory hemisphere suppression” Deglin V. L.; Kinsbourne M., 1996, Brain and Cognition.

“Daniel Kahneman: on redifining rationality” Shlomo M., 2004, The journal of socio – economics.

Fonte immagine:

https://bigthink.com/errors-we-live-by/the-label-rational-is-being-used-illogically

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